14 marzo 2018

Agatha Christie: Dieci piccoli indiani e Sfida a Poirot

In realtà avrei letto anche un altro libro nell'edizione originale in inglese ma non l'ho trovato molto avvincente perciò preferisco ricordare nella mia recensione due bei titoli: Dieci Piccoli Indiani che è uno dei romanzi più famosi di Agatha Christie e il breve Sfida a Poirot.

Io fin da piccola guardavo le trasposizioni cinematografiche dei suoi romanzi e mai sono riuscita a capire chi fosse il colpevole e mi ha sempre colpito la sua capacità di creare storie con personaggi variegati e con molteplici moventi per un unico omicidio. Invece ho guardato solo di sfuggita la serie con protagonista Miss Marple senza mai appassionarmi alle storie.

Agatha Christie: Dieci piccoli indiani e Sfida a Poirot


Il capolavoro Dieci piccoli indiani



Come si capisce dal titolo dieci persone sono invitate in un'isola del Devon da un ospite misterioso e assassinate una alla volta, come scritto in una filastrocca appesa sopra al camino delle loro camere da letto.
La loro colpe, per le quale devono pagare, sono rivelate da un grammofono che viene acceso dal maggiordomo dopo la prima cena sull'isola, quando cade la prima vittima.
All'inizio la morte di uno di loro sembra naturale o un suicidio per avvelenamento, ma poi incominciano ad aver paura e si sospettano uno con l'altro. Tutti negano di avere in passato causato la morte di qualcuno.

I dieci protagonisti sono:

  • Vera Claythorne, chiamata sull'isola per un lavoro da impiegata e con un passato da baby sitter
  • Il giudice Wargrave, ora in pensione, ma inflessibile nel suo lavoro
  • Philip Lombard, al quale sono state offerte 100 sterline per andare sull'isola
  • Emily Brent, una donna anziana dal moralismo che rasenta la cattiveria
  • Il generale Macarthur, che aveva partecipato alla Grande Guerra
  • Il dottor Armstrong, molto famoso e stimato a Londra
  • Tony Marston, un giovane attore a cui piace correre veloce in auto
  • Il signor Blore, ex ispettore, chiamato sull'isola per operare in incognito, ma anch'esso vittima
  • Il maggiordomo Rogers e la moglie, che sembra spaventata a morte da qualcosa


Dopo una ricerca accurata dentro e fuori la casa capiscono di essere soli sull'isola e di non poter raggiungere la terraferma perché non ci sono imbarcazioni. Sembra che qualcuno abbia detto al barcaiolo Narracott di sospendere i rifornimenti quotidiani.
I sopravvissuti cercano di attirare l'attenzione dalla terraferma con fuochi e segnalazioni con specchi, ma senza successo.
Alcuni pensano di riuscire a salvarsi perché fisicamente forti e preparati a uno scontro fisico, ma inesorabilmente l'assassino colpirà anche loro.
Stranamente dopo ogni omicidio sparisce una delle dieci statuine poste sul tavolo in sala da pranzo, eppure sembrerebbe che sull'isola non ci sia nessun altro e i superstiti si controllano a vicenda.

Dieci piccoli indiani mi è piaciuto molto perché avvincente e con una trama insolita ed anche se si capisce dalla filastrocca come ognuno di loro morirà non si capisce il colpevole sino alla fine.
Io avevo capito che poteva essere uno di loro e come avrebbe potuto uccidere senza farsi scoprire, ma ho sbagliato persona!

L'isola sulla quale si svolgono le vicende è a forma di testa di negro e perciò si chiama Nigger Island, all'inizio sembrava agli invitati una bella meta per le vacanze e per conoscere il misterioso padrone di casa, ma si trasforma in una trappola mortale.

Il titolo originale del libro del 1939 è proprio Ten Little Niggers, ma poi è stato tradotto diversamente perché la parola negro è dispregiativa. Nel racconto traspare un certo razzismo nelle parole di alcuni dei protagonisti. Non so quanto condiviso dall'autrice stessa o solo casuale ma anche nell'altro libro che avevo letto mi sembrava che facesse trapelare il suo razzismo.

La storia è molto avvincente e la soluzione va ricercata nel passato di ognuno di loro, dieci persone che nascondono dentro di un segreto inconfessabile. Alcuni sono a posto con la propria coscienza, altri vivono nel rimorso, ma tutti sono stati assassini impuniti, solo sull'isola saranno puniti, anche se era preferibile un altro tipo di giustizia!

Sfida a Poirot


Il breve romanzo giallo Sfida a Poirot ha in italiano un titolo fuorviante perché l'edizione originale del 1963 s'intitola The Clocks ed è più appropriato visto che il celebre investigatore belga appare solo in pochi capitoli.
Protagonista e voce narrante in molti capitoli è l'agente del controspionaggio inglese Colin Lamb che mentre sta investigando s'imbatte in una giovane fanciulla urlante che ha appena scoperto il corpo di uomo.
La giovane si chiama Sheila Webb e lavora nella copisteria della signora Martindale. Quel giorno l'hanno chiamata a lavorare come stenografa in casa della signora Pebmash, un'insegnante diventata cieca, e nel salotto ha fatto la macabra scoperta.
A investigare è l'ispettore Hardcastle di Crowdean che si avvale dell'aiuto di Lamb nell'interrogare possibili testimoni o colpevoli e nel trovare una spiegazione al ritrovamento di alcuni orologi non appartenenti alla signora Pebmash nel suo salotto e nell'identificare il cadavere.
I due uomini interrogano le persone che abitano nelle case limitrofe nel quartiere a forma di mezzaluna di Wilbraham Crescents.
Tutti sono sospettati compresa Sheila anche se Lamb ha un debole per lei e non crede che possa essere la colpevole anche se pensa che nascondi qualcosa.
Determinante a risolvere il caso e nel trovare il movente è proprio Poirot che ascoltando solo i racconti di Lamb incredibilmente riesce a capire un caso all'apparenza complicato ma in verità molto semplice.

La trama mi è piaciuta e trovo che la Christie sia brava nel riuscire a inserire tanti indizi nel racconto per far arrivare il lettore alla soluzione assieme agli investigatori.
In realtà sono riuscita a capire parte dell'intreccio arrivando a comprendere cosa collegasse tra loro alcune persone ma ho sbagliato nel trovare il colpevole perché pensavo che tutto fosse legato alla prima intuizione che ho avuto!
Brava l'autrice nell'ordire la sua trama e consiglio la lettura a chi ama i gialli che non raccontano scene di violenza e che non hanno indagini scientifiche tanto di moda adesso. Per arrivare a capire tutto infatti basta far girare le nostre cellule grigie come fa Poirot, anche se è difficile.

Chi è la giallista Agatha Christie


Tutti conosciamo Agatha Christie e i suoi personaggi: Hercule Poirot, il detective belga molto eccentrico e Miss Marple, un'anziana signora appassionata di misteri, ma nella sua vita ha scritto moltissimo romanzi gialli.
Ha iniziato a scrivere sfidando la sorella, che non la riteneva capace di scrivere un libro giallo, ma col breve tempo diverrà molto apprezzata per i suoi romanzi.

Nella sua vita scrisse ben 65 romanzi e numerosi racconti, tanto da diventare la regina del delitto. Le sue armi vincenti sono: l'uso di situazioni tipiche nei romanzi gialli e la sua capacità di stimolare l'intelligenza del lettore per farlo arrivare alla soluzione.

Nei suoi racconti le descrizioni dei delitti non vengono fatte ricorrendo all'uso eccessivo di violenza o di sangue, gli intrecci sono sorprendenti e le caratterizzazioni dei personaggi ben riuscite.
I suoi romanzi rappresentano un affresco dell'epoca in cui visse. Nacque nel 1890 morì nel 1976, e in molti di essi prevalgono la verità e la giustizia, grazie all'uso della ragione e dell'intelligenza.

1 commento:

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