9 maggio 2018

I primi romanzi di Camilla Läckberg

Qualche anno fa ho letto il primo romanzo di Camilla Läckberg, ovvero La principessa di ghiaccio, e nell'ultimo mese ho continuato la lettura dei due successivi che fanno parte della serie con protagonisti Patrik Hedström ed Erica Falck.

Le opere della scrittrice svedese sono ambientate a Fjällbacka, sulla costa occidentale della Svezia, che è il paese nel quale è nata e cresciuta prima di trasferirsi nella capitale e dai primi quattro romanzi è stata fatta una serie TV.

I primi romanzi di Camilla Läckberg



La principessa di ghiaccio


Ho letto il romanzo del 2002 La Principessa di ghiaccio (Isprinsessan) in pochi giorni nonostante le oltre 450 pagine perché ho trovato la trama molto avvincente e la lettura scorrevole.

La protagonista del romanzo è la scrittrice Erica Falck che dopo la morte dei genitori in un incidente d’auto torna a Fjällbacka per sistemare le loro cose.
Quando viene ritrovato il corpo senza vita della sua amica d’infanzia Alexandra Carlgren Wijkner inizia a scrivere un romanzo sulla sua vita cercando di capire chi l'abbia uccisa facendo sembrare la sua morte un suicidio.
Alex ed Erica si erano perse di vista quando avevano 12 anni perché la prima si trasferì all'estero coi genitori e perciò Erica vuole anche sapere di più su quella che fu una sua inseparabile amica.
Alex possedeva una galleria d’arte a Goteborg ma nei fine settimana tornava nel suo paese natale, forse per incontrare qualcuno visto che era in attesa di un figlio e col marito non aveva più rapporti.

Alle indagini lavorano i poliziotti locali e tra essi c'è Patrik Hedström, da sempre innamorato di Erica, e forse tra i due potrebbe nascere una relazione importante.

S'intrecciano alla storia principale altre vicende più o meno legate a questa morte e molti personaggi diventano importanti per far quadrare ogni cosa.
Oltre ai personaggi principali ci sono il pittore alcolista Anders Nilsson che era l'amante di Alex, ma non si capisce bene come lei potesse essere attratta da questa persona così trasandata, Dan, l'ex fidanzato di Erica ora sposato con Pernilla ma che nasconde un segreto. Julia la sorella minore di Alex, un personaggio molto particolare che è importante per capire molte cose.
Jan Norin, erede dell’impero dei ricchi Lorentz ma dal passato turbolento.

Altro personaggio importante è Nils Lorentz, il figlio dei Lorentz scomparso 25 anni prima e che è fondamentale per capire come i vari personaggi siano legati tra loro.

Un altro personaggio che poi ritroveremo nei futuri romanzi della scrittrice svedese è Anna, la sorella minore di Erica, una donna sposata ma maltrattata dal marito.

Il libro mi è piaciuto seppure alcune cose siano scontate ma senza dubbio fino alla fine non si riesce a capire come le varie vicende siano legate tra loro e cosa nascondano alcune persone insospettabili. Certo che vedere una scrittrice che scopre cose importanti prima della polizia è strano, ma forse le persone si confidano più con i conoscenti piuttosto che con degli estranei.

Ancora una volta, come in altri celebri romanzi ambientati in Svezia, viene presentata una società violenta nella quale gli uomini picchiano le donne e le dominano psicologicamente e ci sono violenze nei confronti dei bambini. Non solo nelle grandi città ma anche in tranquilli luoghi di villeggiatura sembra che la violenza la faccia da padrone.

Il Predicatore di Camilla Läckberg


Il predicatore (Predikanten) è un romanzo che risale al 2004 e inizia col ritrovamento del cadavere di una giovane donna sotto la quale vengono rinvenute le ossa di altre due donne scomparse negli anni '70.
Patrik Hedström rientra dalle ferie per indagare sul caso mentre la compagnaErika, prossima al parto, è a casa e deve vedersela con ospiti inattesi e col caldo dell'estate.
Nelle indagini viene coinvolta la famiglia Hult perché all'epoca della scomparsa di una delle due ragazze Gabriel aveva detto alla polizia di averla vista col fratello Johannes, che poi si era suicidato.

Il titolo del romanzo è ispirato al soprannome di Ephraim, il capostipite della famiglia Hult che era noto per i suoi poteri di guarigione.

Nel romanzo appaiono tanti personaggi, molte dei quali appartenenti a questa famiglia, nonché poliziotti, spesso raffigurati come scansafatiche.
La storia è abbastanza avvincente ma ci si perde un po' nell'albero genealogico della famiglia Hult divisa in due da antichi rancori e che cela molti segreti inconfessabili.
Patrik riuscirà a dipanare l'intrico e questa volta senza l'aiuto della compagna impegnata più a mandare avanti la casa, cosa che sembra non gradire molto.

Anche questo thriller è ben scritto e sembra quasi un giallo nel quale dobbiamo trovare il colpevole dai vari indizi sparsi qua e là. Certo immaginare chi sia il colpevole all'inizio appare impossibile ma ad un certo punto alcune cose portano a intuire qualcosa.

Un bravo leader impartisce critiche e lodi con la stessa mano ferma

Lo scalpellino di Camilla Läckberg


Lo scalpellino (Stenhuggaren) è stato nominato nel 2005 migliore romanzo criminale svedese dall'Accademia svedese di libri gialli e devo dire che la trama abbastanza intricata mi è piaciuta.

Un pescatore ritrova il corpo della piccola Sara, la figlia dei vicini di casa di Patrik Hedstrom. Subito si pensa a un incidente ma quando nei polmoni viene trovata acqua dolce e cenere si capisce che si tratta di un omicidio.
Patrik ed Ernst Lundgren interrogano i genitori di Sara e mentre la madre Charlotte appare distrutta il marito Niclas sembra nascondere qualcosa. La nonna Lilian Florin accusa il vicino di casa Kaj Wiberg col quale ha avuto tanti dissapori. L'uomo vive con la moglie e il figlio Morgan che ha problemi comportamentali.

Nel romanzo di Camilla Läckberg si alternano capitoli ambientati negli anni '20 e sino alla fine non si capisce come la storia di Agnes e dello scalpellino Anders si colleghino all'omicidio di Sara.

Ho trovato questo romanzo molto bello e mi è piaciuta l'alternanza dei due momenti storici che crea due storie avvincenti da seguire. L'assassino della piccola è una persona insospettabile e le sue motivazioni sono veramente folli. Per chi ama i thriller è molto avvincente seguire le indagini e capire ogni volta se i vari personaggi possano essere i colpevoli come lo strano ragazzo Morgan, geniale per alcune cose e infantile per altre.

Morgan non capiva perché la morte fosse un concetto tanto spaventoso per le persone normali. Dopotutto era solo una condizione, esattamente come la vita, e in certi momenti gli appariva molto più allettante.

Durante le indagini Patrik s'imbatte anche in una brutta storia di pedofilia che fa dire a uno dei ragazzi del suo aguzzino
All'inizio era gentile e vedeva in lui una sorta di padre
Nella mente di questo ragazzo nascono pensieri terribili perché si convince che sia stata colpa sua perché non ha mai detto chiaramente di no.

Già la storia dell'infanticidio è terribile e l'aggiunta della storia della pedofilia rende il romanzo ancor più duro.

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